Associazione MEG (Medicina Europea di Genere)
Quando si inizia a parlare di Medicina di genere?
A metà degli anni '80, alcuni ricercatori degli USA cominciarono a studiare quale impatto le differenze di genere producono rispetto al modo in cui le patologie si manifestano, si sviluppano, vengono curate.
Quali cambiamenti si sono prodotti nel campo della salute con la Medicina di genere ?
L'aspetto più importante riguarda il nuovo approccio nel campo sanitario,che pone in relazione la salute e il rischio di patologia con i differenti ruoli sociali, culturali ed economici determinati dal 'genere'. Avanza, insomma, un aspetto critico del paradigma su cui la medicina si è strutturata storicamente. Essa ha posto al centro l'uomo adulto, il maschio bianco in età produttiva, condizionando la diagnosi. la cura, la ricerca e la sperimentazione di nuovi farmaci. E' nel 1985 che il National Institute of Health statunitense denuncia il ritardo conoscitivo della medicina nel campo dele differenze di genere, pubblicando in un'ottica innovativa il rapporto annuale sulla salute delle donne. I fattori di rischio legati alla salute femminile non riguardano tanto gli aspetti riproduttivi, quanto il ruolo sociale della donna, sempre più impegnata sul fronte familiare e lavorativo, con inevitabili ripercussioni sulla propria salute.
Ma quali cambiamenti si sono prodotti?
Lo sviluppo della ricerca ha confermato che la salute è decisamente legata agli aspetti che costituiscono il 'genere' e che uomini e donne, cisgender e transgender, le persone intersessuate non differiscono solo biologicamente e nei caratteri sessuali, , ma piuttosto rispetto ad altri elementi quali altri fattori fisici (il peso, la percentuale di grasso corporeo, gli enzimi epatici, gli ormoni sessuali o della crescita) e fattori determinati dall'ambiente, da variabili sociali, educative, culturali e psicologiche della persona. Si è così compreso che, proprio a causa delle diversità di genere, il decorso delle patologie e la risposta alle cure farmaceutiche variano sensibilmente: pur essendo soggetti alle medesime patologie, la diversa appartenenza di genere determina sintomi, progressione e decorso delle patologie molto diversi tra loro.
Quindi la medicina di genere non è la medicina delle donne?
No, assolutamente no! Non si tratta della medicina che studia le malattie che colpiscono prevalentemente le donne rispetto agli uomini. Si tratta, invece, della scienza che studia l'influenza e le relazioni del sesso (ossia dell'accezione biologica) e del genere (che è un' accezione sociale e psicologica) sulla fisiologia, sulla fisiopatologia e sulla clinica di tutte le malattie con il fine di arrivare a decisioni terapeutiche basate sull'evidenza in tutte le sooggettività a cui abbiamo fatto riferimento. Deve essere una medicina che presta la dovuta attenzione alle persone trans e intersessuate e alle loro diversità, oltre a quelle tra donne e uomini cisgenere!
La medicina di genere è, quindi, una scienza multidisciplinare che vuole dedicarsi alla ricerca per accrescere l'appropriatezza delle cure.
Se volessimo schematizzare ecco i compiti della medicina di genere :
• rappresentare le diversità anatomo-fisiologiche a livello di tutti gli organi e sistemi nell'uomo e nella donna cisgender, transgender e nelle persone intersex;
• individuare le differenze nella fisiopatologia delle malattie;
• descrivere le manifestazioni cliniche eventualmente distinte;
• valutare l'efficacia degli interventi diagnostici e terapeutici e delle azioni di prevenzione;
• sviluppare protocolli di ricerca che trasferiscano i risultati delle ricerche genere-specifiche nella pratica clinica.
In conclusione, la medicina di genere è un approccio che riconosce e studia differenze e somiglianze, analogie e diversità tra le identità sessuali, dal punto di vista biologico e funzionale, ma anche i comportamenti psicologici e culturali, che traggono le loro origini dalle tradizioni etniche, religiose, educative, sociali ed economiche.
Quali sono le conseguenze della medicina così come si è sviluppata storicamente?
La ricerca ha dimostrato che le conseguenze hanno riguardato soprattutto le donne (cisgenere). Infatti, la medicina di genere ha permesso di riconoscere e dimostrare che risultano ancora spesso svantaggiate rispetto agli uomini nella tutela della loro salute, come tutte le "minoranze" (in un'accezione qualititiva e non quantitativa) sessuali. La medicina di genere è una determinante che ha un immediato impatto sulle politiche sanitarie e su quelle per le pari opportunità.